Eagles - Hotel California (Numbered Hybrid Sacd) - (CD)

Il terzo album più venduto della storia riceve un sostanziale aggiornamento: proveniente dai nastri master analogici originali

Nel momento in cui inizia il passaggio di chitarra intrecciata, immediatamente riconoscibile, della title track di Hotel California degli Eagles, il genio del disco diventa evidente ancora una volta. Classificato da Rolling Stone come il 118. album più bello di tutti i tempi, certificato dalla RIAA come il terzo LP più venduto della storia e considerato come le fondamenta su cui è stata costruita la scena musicale rustica del Golden State a metà degli anni \'70, la pietra miliare del 1976 è un punto fermo della musica immune ai cambiamenti di tendenze, epoche e stili. Affrontando senza timore il caos e le conseguenze della vita americana, le sue canzoni rimangono straordinariamente preveggenti e acquistano credito ogni giorno che passa.

Ricavato dai nastri master analogici originali, il SACD ibrido di Mobile Fidelity assicura che vorrete sempre entrare e mai uscire da questo particolare Hotel California. Riconoscendo l\'importanza di presentare questo disco, da sempre preferito dagli audiofili, in un suono spettacolare, questa edizione numerata riproduce con una chiarezza seducente, una ricchezza organica, un calore valvolare, una dinamica massiccia e un dettaglio copioso. Potrete quasi sentire l\'odore delle colitas e la brezza tra i capelli. Le canzoni sono caratterizzate da palcoscenici frontali che permettono alla musica di avere un\'aria, una spaziosità e una separazione incredibili.

In effetti, l\'opportunità di cogliere tutti i particolari del disco degli Eagles, definito "un legittimo capolavoro del rock" dal celebre giornalista del Los Angeles Times Robert Hilburn, non è mai stata migliore. Fenomeno mondiale che ha segnato il debutto della band del chitarrista-cantante Joe Walsh, Hotel California continua a risuonare e a connettersi con gli ascoltatori di tutte le generazioni, conquistati dalla sua profondità narrativa, dalla sua cruda schiettezza, dalle sue melodie pittoresche, dalla sua audace maestosità e dalla sua appassionata emotività. Adornato da una fotografia mozzafiato dell\'esterno del Beverly Hills Hotel, che funge da copertina ammaliante e seducente al tempo stesso, e completato da un\'immagine del retro della copertina della hall del Lido Hotel che rafforza una nozione che oscilla tra permanenza e transitorietà, Hotel California è brillantemente legato a un luogo specifico che funge da metafora universalmente compresa del sogno americano.

Affrontando le sfumature più oscure e i costrutti spesso ignorati legati a quella nozione romantica, le canzoni del disco ruotano intorno a una serie di temi comuni: eccesso, mobilità, stabilità, illusione, fama, distruzione e idealismo inclusi. In particolare, Hotel California è apparso in un momento cruciale della storia americana: Durante il bicentenario del Paese e in mezzo a un\'escalation di polemiche legate alla guerra del Vietnam, alla crisi energetica, alla corruzione del governo e altro ancora. Il fatto che gli Eagles riescano a incanalare tali questioni culturali, sociali ed economiche in una dichiarazione coesa, maestosa e di ampio respiro è di per sé un\'impresa stupenda. Il fatto che la portata, l\'audacia, la vitalità, l\'accessibilità e la sobria intensità dell\'album non siano mai venute meno ne fanno una meraviglia.

Riflettendo su Hotel California 40 anni dopo la sua pubblicazione, e spiegando indirettamente il suo fascino duraturo e la sua crescente attualità, il cantautore Don Henley ha confermato che il disco riguarda "la perdita dell\'innocenza, il costo dell\'ingenuità... le difficoltà di bilanciare le relazioni amorose e il lavoro, cercando di far quadrare il rapporto conflittuale tra affari e arte; la corruzione della politica, il dissolversi del sogno degli anni Sessanta di \'pace, amore e comprensione\'".

Hotel California
New Kid in Town
Life in the Fast Lane
Wasted Time
Wasted Time (reprise)
Victim of Love
Pretty Maids All in a Row
Try and Love Again
The Last Resort